Biografia breve
Diana Franco, nasce a Napoli nel 1929 da una famiglia di artisti, cresce sotto l’influenza culturale del padre Manfredi Franco, famoso architetto, pittore, scultore e scrittore, nonchĂŠ direttore dell’Accademia di Belle Arti e Architettura di Napoli e Perugia, direttore del Circolo Artistico.
Anni 40 frequenta l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belli Arti di Perugia, allieva del futurista Gerardo Dottori.
All’inizi degli anni 50 si abilita all’insegnamento di arte, pittura e ceramica presso il Magistero di Napoli dove ascolta le preziose lezioni di Storia dell’Arte di Vasco Pratolini che renderanno ancora piĂš profondo il suo coinvolgimento e amore per l’Arte.
Per circa 35 anni, è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche, insegna pittura, disegno dal vero, educazione visiva ed è titolare del laboratorio di ceramica – Istituto d’Arte Palizzi, Napoli.
Artistica eclettica, ha sempre sperimentato tecniche, materie e supporti diversi, sovrintendendo e dominando tutte le fasi del processo creativo: realizza opere in pittura, ceramica, mosaico, vetrate, affresco, murales, sculture in terracotta.
Ha vissuto attraversando tutto il 900 subendone influenza e fascino, attraversando correnti come il Futurismo, aeropittura, arte nucleare, pop art, concettuale, transav, ha saputo prendere ispirazione da ogni corrente spesso anticipando tempi e segni, dominado stili e tecniche ha saputo creare uno stile personale dal tratto inconfondibile forte e deciso, dando un contributo personale all’arte soprattutto come donna protagonista in un secolo di rivoluzione culturale e sociale che nel campo dell’Arte faticava a riconoscere le âquote rosaâ ha dimostrato di sul campo, con la tecnica, con la passione con il duro impegno preso per AMORE dell’Arte, che in prima fila ad oggi 88enne ancora piena di energia esuberante e creativa, continua a vivere in un mondo intellettuale pieno di sogni
Partecipa a mostre personali e collettive in Italia e all’Estero, espone a Napoli, Taormina, Milano, Firenze, Catania, Bruxelles, Londra, Lugano, Francoforte, San Paolo del Brasile, Tokyo, Montecarlo.
Sin da giovanissima ha ricevuto premi, attestati di merito, riconoscimenti e medaglie.
Nel 1964 medaglia d’oro nell’esposizione Arte e Ceramica a Montecarlo. 1°premio ENAPI Roma 1958
Premio Agropoli, Prefettura di Salerno, Concorso nazionale 1971
Anni 50-60 collabora con noti architetti alla decorazione artistica di strutture pubbliche e private, aggiudicandosi la vincita di molteplici concorsi pubblici su bando nazionale, le cui opere abbelliscono tuttora città e province. Ma è soprattutto la nostra regione Campania che conserva molte opere di Diana Franco alcune delle quali sono attualmente oggetto di restauro per la conservazione del patrimonio pubblico e fanno parte della tutela ministeriale dei Beni della Soprintendenza.
Alla fine degli anni 70 soggiorna in Brasile dove è invitata da Pietro Maria Bardi direttore del MASP a tenere un ciclo di lezioni e conferenze su âArte e sperimentazione matericaâ che culmineranno in una mostra personale nel 1978.
Tra le tante opere realizzate è da sottolineare:
– Pannello dipinto in ceramica per la facciata del Padiglione âSerre Botanicheâ dell’Arch. Carlo Cocchia, Mostra d’Oltremare, Napoli (10mt x 4). 1952
– Collabora con G. Macedonio per la realizzazione della âFontana dell’Esedraâ, Mostra d’Oltremare, Napoli 1950-54
– Manifattura Tabacchi: Pannello maiolicato in altorilievo dal tema âCristo Lavoratoreâ di circa 10 mq. 1954. Tutela Beni Culturali e Artistici Soprintendenza.
– Istituto Nautico Salerno. Facciata principale, 2 pannelli altorilievo scultura maiolicata. 1963. Nel 2016 è stato firmato un protocollo d’intesa per il restauro delle opere.
– Palazzo Tecnico Erariale di Napoli: Mosaico per la facciata, e bassorilievo nell’ingresso. 1967
– Vetrate per la Cappella di S. Em. Cardinale Gasparri, ex Segretario di Stato Vaticano. Sacrofano, Roma
– Altare conciliare per la Chiesa del ‘700 dei S.S. Apostoli, Napoli 1992
Ultime partecipazioni
2009 â Tesi di Laurea in Storia dell’Arte Contemporanea di Vera Peretti, L’arte di Diana Franco dalla ceramica all’assemblaggio materiaco, UniversitĂ Federico II di Napoli. – Prof. Maria Antonietta Picone (apri cliccando qui)
2011 â Per il ciclo âNovecento e oltreâ presentazione e conferenza su âL’Arte di Diana Francoâ intervengono Arch.Franco Lista, Arch. Alamaro Edoardo, Prof. Rino Palma, Critico d’Arte Roccasalva Maria. Saletta Rossa di Guida, Napoli
2012 â 52° Biennale di Venezia, Sede Pontecagnano, curata dal Prof. Vittorio Sgarbi
2012 â Pubblicazione della biografia â Diana Francoâ Editore Pironti
2012 â Mostra personale. Palazzo di Bagnara, Napoli.
2013 â PAN Palazzo delle Arti di Napoli. Mostra collettiva âIncendiumâ
2013-14 â Palazzo Reale di Napoli. Progetto âPedagogia della Bellezzaâ di Prof. C. Gily. UniversitĂ di Napoli Federico II . Laboratori d’Arte e Formazione Estetica a cura di Diana Franco.
2014 â UniversitĂ Federico II, Napoli âIncontro con Diana Franco : Le materie dell’Arteâ Art Workshops – Progetto Oscom
2015 â Pubblicazione del catalogo d’Arte âPercorsi d’Arte in Italia 2015â voce Diana Franco
2015 â Premio âOscar Scugnizzo D’Oroâ per le Arti Figurative. Premio Decreto Presidenza Consiglio dei Ministri dell’Accademia di Alta Cultura Europa 2000
Dal 2015 â L’opera âTerrae Motus 1980â dipinto su cristallo, è in dotazione alla Presidenza della Repubblica, Palazzo del Quirinale, Roma
2016 â Targa d’onorificenza dal sindaco in occasione del 50°anniversario dell’opera realizzata dall’artista per il I°Circolo Didattico di S.Giuseppe Vesuviano. Incise le parole: âPer la poesia dei colori, l’armonia delle forme e il dono dell’arte. Grazieâ. L’opera è attualmente patrimonio dei Beni Artistici della Soprintendenza.
MIC di Faenza ha in dotazione âLe suonatriciâ piatto di Diana Franco, Maiolica policroma del 1950
Vedi “Le Suonatrici” cliccando qui
Il critico Carlo Munari scrive:
âDiana Franco è un artista che si realizza nell’opera in misura completa: le sue âcreazioniâ costituiscono lo specchio della sua interioritĂ , ciò significa che concezione creativa e governo dei mezzi tecnici sono termini coincidentiâ
Augusto Mastrolilli De Angelis, giornalista de “Il Mattino”, scrive:
“Unâesistenza atemporale, dove lâarte descrive le tappe del viaggio in un mondo magico, astrale, conferendogli realtĂ .
Un linguaggio cristallinamente nuovo con prepotente coscienza stilistica tra realtĂ e forma.
Quasi provocatoria, ma feconda è lâargomentazione con simboli e stimoli, sempre illuminante e rigorosa.
In tal modo pittura e scultura esprimono sul vetro la magia ed il mistero dellâarte di Diana Franco, con una nobiltĂ che commuove, una grandezza tragica che atterrisce.
Causa ed effetto nella Franco si evolvono insieme, quali costituenti di un sistema di interdipendenza, che Wassily Kandinsky ha espresso in parte, affermando che << ogni opera dâarte è figlia del proprio tempo, e spesso, è madre delle nostre emozioni >>”
Biografia completa
Diana Franco, figlia di Franco Manfredi, famoso architetto e pittore, allieva, negli anni â40, dellâ âaereopittoreâ futurista Gerardo Dottori, consegue a Perugia il diploma in pittura.
A Napoli, negli anni â50, frequenta il magistero e si abilita allâinsegnamento dellâarte della ceramica. Determinante in questa fase della sua vita è lâascolto delle preziose lezioni di Vasco Pratolini, suo professore di Storia dellâarte.
Insegnante nellâIstituto dâArte di Napoli dagli inizi degli anni â50, prima nella sezione Arte della Ceramica, e poi in quella di Pittura e disegno dal vero, allestisce appena ventenne, a Capri, insieme al padre Manfredi, la sua prima mostra personale.
Partecipa successivamente, nel 1952, alla âMostra della ceramicaâ della Fiera di Levante a Bari e alla Mostra della civiltĂ italica a Roma,diventando, nello stesso tempo, collaboratrice del giornale âIl Mattinoâ e disegnatrice di modelli di Alta Moda.
Nello stesso anno collabora,alla Mostra dâoltremare, con Giuseppe Macedonio, alla decorazione della Fontana dellâ Esedra ed esegue un pannello decorativo di circa 20 metri quadrati per lâingresso del Padiglione âSerre botanicheâ, progettato dallâArchitetto Carlo Cocchia.
Premiata, nel 1953, alla Mostra âCeramica contemporaneaâ di Montecarlo, partecipa alla Rassegna dellâArtigianato italiano a Londra dove espone un pannello di ceramica che riceve una delle medaglie dâoro.
Nel 1954Â riceve un alto riconoscimento da parte del Ministero dellâindustria.
Tra le tante mostre della fine degli anni â50 , rilevante è la partecipazione, a Monaco di Baviera, alla Fiera dellâartigianato e, a Bruxelles, allâ Esposizione Universale internazionale.
Negli anni â60 e settanta si dedica ad opere di abbellimento architettonico : molti edifici pubblici e privati, scuole ,padiglioni espositivi vengono impreziositi da sue opere ââŚnella convinzione che lâarte rivesta una fondamentale funzione pedagogica che tende a promuovere lo sviluppo culturale e lâelevamento morale dellâuomo, contribuendo, nel contempo, al miglioramento delle condizioni di vita.â (Vera Peretti: Lâarte di Diana Franco dalla ceramica allâassemblaggio materico).
Tra queste realizzazioni sono di particolare rilievo:
1) Il grande pannello maiolicato,in rilievo,della Manifattura tabacchi in via G. Ferraris
2) I pannelli decorativi dellâUfficio tecnico erariale di Secondigliano
3) Il dipinto murale e il graffito della Sala dâaspetto dellâaereoporto di Capodichino di Napoli
4) i pannelli maiolicati della facciata dellâUfficio tecnico Erariale di Napoli Via de Gasperi
5) i pannelli maiolicati della Scuola Casanova(ex Ospedale degli incurabili) di Via Foria
6) I pannelli maiolicati dellâ istituto tecnico marinaro di Salerno
7) Il portale maiolicato di via Palizzi 107
8) Il bassorilievo raffigurante una battaglia tra manichini dellâedificio del parco del pino di Corso vittorio Emanuele
Nel 1978 si trasferisce temporaneamente a S. Paolo del Brasile e inizia un proficua collaborazione con una grande azienda di produzione di ceramiche, âLa ceramica artistica sud-americanaâ.
Pietro Maria Bardi, direttore del Museo di arte moderna di S. Paolo, convinto assertore dellâimportanza dellâopera della Franco, organizza diverse mostre delle sue opere che riscuotono notevole successo e inducono la facoltĂ di Architettura di S. Paolo a chiederle di tenere allâinterno dellâUniversitĂ diverse lezioni.
Dagli inizi degli anni ottanta, dopo il suo rientro in Italia, si dedica alla produzione di grandi vetrate e continua ad operare a livello nazionale ed internazionale. Rilevanti le opere per la chiesa di S.Marta da Lima a Dallas, quelle per il Padiglione italiano dellâIstituto per il commercio estero di Francoforte, la decorazione della Cappella di S.E.Cardinale Enrico Gasparri, a Sacrofano, Roma.
Nel 1981 espone a Milano, presso la Galleria Schettini una Personale di grande successo.
Nel 1985, a Tokio alla 23^ Manifestazione dâArteâDisegno e grafica contemporaneaâ, organizzata dal centro europeo di Iniziative culturali e, nello stesso anno, a Dortmund, in Germania, alla Fiera dellâArte moderna âFur Aktuelle Kunstâ.
Dagli anni novanta, sino ad oggi, si dedica alla creazione di grandi vetrate e ritorna alla pittura ad olio su tela ed alla grafica.
English version
Diana Franco, daughter of Manfredi, the well known architect and painter, studies during the Forties with the futurist âaeropainterâ Gerardo Dottori and obtains her degree in Fine Arts in Perugia.
In the Fifties she attends the Faculty of Education in Naples and qualifies for teaching the art of pottery decoration.
During these years she follows the excellent lectures by Vasco Pratolini, professor of the History of Art, a determining factor for her artistic formation.
From the early Fifties she teaches at the Institute of Art in Naples, firstly in the Ceramics Department and then in that of Painting and Drawing and she exhibits her works in her first personal exhibition in Capri, together with her father, Manfredi, when she is only twenty years old.
In 1952 she participates in the Ceramics Exhibition at the Levant Fair in Bari and in the Exhibition of Italic Civilization in Rome while becoming at the same time contributor to Il Mattino, the Naples daily paper, and a high fashion stylist.
During the same year she works together with Giuseppe Macedonio at decorating the Exhibition of the Oltremare Esedra Fountain. She also works on a twenty square metre decorating panel for the entrance to the Botanical Greenhouse Pavilion, designed by the architect Carlo Cocchia.
In 1953 she obtains an award at the Montecarlo Contemporary Ceramics Exhibition and takes part in the Italian Handicrafts Exhibition in London where she displays a ceramic panel which wins a gold medal.
In 1954 she is awarded an important prize by the Ministry of Industry.
Among the many exhibitions she participates in at the end of the Fifties one of the most important is the Handicrafts Fair in Munich as well as the Expo in Brussels.
During the Sixties and the Seventies she works on public and private building decoration: many schools and pavilions for exhibitions and fairs are embellished by her ceramic and glass works , believing as she does â… that art has a fundamental pedagogical role in promoting cultural and ethical growth as well as manâs life.â (Vera Peretti: Lâarte di Diana Franco dalla Ceramica allâassemblaggio materico)
Particularly important among these works are:
1.   The large glazed panel for the Manifattura Tabacchi,via G.Ferraris
2.   The decorative panels for the Ufficio Tecnico Erariale at Secondigliano
3.   The mural painting and graffito design in the Naples Capodichino Airport waiting room
4.   The glazed panels for the façade of the Ufficio Tecnico Erariale in Via de Gasperi, Naples
5.   The glazed panels in the Ex Invalids School in via Foria, Naples
6.   The glazed panels in the Technical Navy School in Salerno
7.   The decorative majolica-tiled portal in via Palizzi 107, Naples
8.   The bas-relief depicting a battle between manikins in the Parco del Pino building in corso Vittorio Emanuele.
In 1978 she moves temporarily to SĂŁo Paulo, Brazil, and starts a fruitful cooperation with a large-scale ceramics firm, the âSouth American Artistic Ceramicsâ .
Pietro Maria Bardi, director of the SĂŁo Paulo Museum of Modern Art, who strongly admires Diana Francoâs art, organizes several successful exhibitions of her works and the Faculty of Architecture of SĂŁo Paulo University invites her to give some lectures.
During the Eighties, back to Italy, she devotes herself to the creation of large glass partitions and panels, exhibiting her works in Italy and abroad.
The works for the Santa Marta from Lima church in Dallas are particularly significant together with the decorative panels for the Italian Pavilion in the Foreign Trade Building in Frankurt and the Sacrofano Chapel commissioned by Cardinal Enrico Gasparri.
After a very important personal exhibition at Galleria Schettini in Milan in 1981, she is invited to take parte in the 23rd Exhibition of Contemporary Drawings and Graphic Works organized by the European Centre of Cultural Events in Tokyo in 1985 and in the Modern Art Fair âFur Aktuelle Kunstâ in Dortmund, Germany, in the same year.
From 1990 until today she devotes herself to the creation of large decorated glass panels as well as to oil painting and graphic works.